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Lo possiamo dire? L’autunno, a tavola, è la nostra stagione preferita: tartufi, castagne, la nostra straordinaria giuncata (se ci venite a trovare al mercato ve la facciamo assaggiare), un bicchiere di vino rosso. E poi loro, i grandi protagonisti dei boschi: i funghi. La Valbormida è molto generosa con chi sa cercare e sa aspettare il momento giusto. Un luogo famoso in questo senso è Bardineto: la conformazione dei boschi e le condizioni meteo favoriscono lo sviluppo delle fungaie e in molti tornano festosi nel borgo con le gerle cariche di porcini e galletti. Non è un caso se proprio a Bardineto, ogni anno, viene organizzata la Festa nazionale del Fungo d’Oro, che richiama appassionati, buongustai e turisti da tutta Italia. Anche Calizzano, non lontano da Bardineto, al confine tra la Liguria e il Piemonte, nasconde fungaie eccezionali, tra grande faggeta del Colle del Melogno e la foresta della Barbottina. Ma tutta la valle può regalare soddisfazioni, dalle prime alture di Cadibona fino ai grandi castagneti di Murialdo.
Attenzione, però: andare per funghi nasconde qualche insidia. Passeggiare nei boschi fa sempre bene, in qualsiasi stagione, ma ci sono alcune regole da seguire per evitare di correre rischi inutili. Cercare funghi, si sa, è un’attività che si pratica da soli o con qualche amico o familiare fidato: nessuno mai, nemmeno sotto tortura, rivelerebbe le zone più ricche e produttive. Ma è bene avvisare qualcuno, in modo almeno generico, quali luoghi si intende battere e avere sempre con sé il telefono. In caso di problemi (una scivolata sul terreno umido, un piccolo malessere, l’essersi smarrito – e capita spesso – nel fitto del bosco, fuori dai sentieri più battuti) sarà più semplice guidare i soccorritori nel posto giusto. Fondamentale anche vestirsi in modo adeguato (scarpe adatte, vestiti caldi, uno zaino con una minima scorta di acqua e di cibo e un cambio) e muoversi sempre in modo prudente. Prima di partire bisogna informarsi sulle regole (in quali zone si può raccogliere e con quali modalità), mentre al ritorno è davvero importanti rivolgersi a un esperto che sia in grado di separare i funghi commestibili da quelli velenosi.
Detto questo: buon divertimento! Andare per i boschi, magari ancora prima dell’alba, quando la bruma ovatta l’ambiente e i profumi si fanno più intensi, è sempre una bellissima esperienza, che noi di Cà Brichella amiamo consigliare a tutti i nostri ospiti. Magari non vi diremo precisamente dove andare a cercarli (siamo fungaioli anche noi e ai nostri posti segreti ci teniamo) ma possiamo senz’altro indirizzarvi in qualche buona osteria se avete voglia di gustarli. Dalle nostre parti i porcini non mancano, e sono tra i funghi più versatili in cucina: fritti, in zuppa, in padella, crudi in insalata, usati per fare salse e condimenti sono sempre e comunque buonissimi. E se proprio volete calarvi in qualcosa di valbormidese al cento per cento, cercate i bacialli (che sono cugini degli gnocchi, con un impasto di patate e poca farina) accompagnati dalla salsa rossa di funghi.