Agriturismo Vicino al Mare in Liguria | Liguria Ponente Cartina | Migliori Agriturismi Liguria | Ca’ Brichella | La betulla: effetti benefici e tradizioni
Nei boschi intorno all’agriturismo compare qui e là, con la sua corteccia bianca e la chioma tesa verso il sole (è una pianta eliofila: ha bisogno di luce), da sola o in piccoli gruppi. È la betulla, uno degli alberi a cui abbiamo dedicato una delle nostre camere, una pianta che da sempre accompagna la vita delle nostro comunità. Molto presente nei paesi scandinavi e in Asia settentrionale, in Italia la betulla vive soprattutto nelle zone alpine e nell’Appennino settentrionale.
Dalla notte dei tempi viene considerata una pianta speciale, quasi magica, per il colore particolare, la fioritura precoce (già ad aprile fanno capolino i grappoli di fiori) e le tante proprietà benefiche. Nella tradizione sciamanica dei popoli del nord era l’Albero della Luce e veniva considerato simbolo di nuovo inizio, di tenacia e di perseveranza. La betulla era spesso protagonista di riti sacri e propiziatori, con qualche abitudine che è arrivata quasi ai giorni nostri: fino a qualche decennio fa, per esempio, tra le famiglie contadine di montagna era tradizione diffusa spazzare il pavimento con una scopa di betulla dopo il solstizio d’inverno, un gesto simbolico per cancellare il vecchio anno e prepararsi al nuovo (e di betulla erano anche, nell’immaginario, le scope delle streghe).
È una pianta tanto graziosa quanto resistente: è considerata una pioniera, cioè una delle prima a crescere in un’area colpita da eventi come incendi o colate laviche, non ha esigenze particolari di terreno (ma predilige quelli sabbiosi), viene spesso colpita dai parassiti ma ha una buona resistenza. Il suo legno viene adoperato per la fabbricazione di utensili da cucina, di giocattoli e di parquet e nell’industria della carta. Molto elevato è anche il potere calorifico, che la rende ottima come legna da ardere.
Ma la betulla è nota anche e soprattutto per le tante proprietà benefiche, riconosciute già dall’antichità (ne parlano per esempio Galeno e il medico rinascimentale Mattioli). Estratti e decotti permettono di sfruttare al meglio le capacità depurative, drenanti, antinfiammatorie e analgesiche della betulla: oggi viene largamente usata in fitoterapia per favorire l’azione diuretica (e curare gli inestetismi come la cellulite) e per il forte effetto antibatterico e antinfiammatorio che garantisce in caso di problemi all’apparato urinario.
Dalla varietà Pedula si estrae anche la linfa, con un procedimento tanto diffuso nei paesi nordici quanto curioso: verso la fine di marzo, quindi all’inizio della primavera, nelle cortecce rivolte a sud si praticano dei piccoli fori obliqui nei quali vengono inseriti dei tubicini che fanno scorrere la linfa verso l’esterno (e più l’inverno è stato rigido, maggiore sarà il raccolto). In tanti paesi c’è ancora l’abitudine di bere la linfa nuda e cruda, come un comune integratore di sali minerali.